Il consiglio per gli affari economici della Parrocchia è un organismo obbligatorio distinto dal Consiglio Pastorale Parrocchiale, e opera secondo la propria competenza, fissata da uno statuto.


Infatti mentre il C.P.P. affronta la conduzione pastorale globale della parrocchia, il C.P.A.E. è a servizio del sopraddetto Consiglio, per individuare e mettere in opera gli strumenti e le strutture di cui la pastorale parrocchiale necessita.


Scopo specifico del C.P.A.E. è di coadiuvare il Parroco con il suo parere e con la sua opera nell’amministrazione economica della parrocchia, tenendo conto dei fini principali dei beni ecclesiastici e cioè: l’esercizio del culto, l’onesto e dignitoso sostentamento del clero e delle persone in servizio parrocchiale, e le attività pastorali e caritative.


Pertanto il consiglio deve:

  • curare la conservazione e manutenzione degli edifici, attrezzature, mobili, arredi e di quanto appartiene alla Parrocchia, usando particolare premura per il patrimonio artistico e storico;
  • esaminare e dare il proprio parere su contratti, progetti, preventivi, piani di finanziamento e di impiego di capitali;
  • esaminare e firmare i bilanci preventivi e consuntivi annuali della amministrazione parrocchiale.

Presidente di diritto del C.P.A.E. è il Parroco essendo il legale rappresentante della parrocchia a norma del canone 532 del Diritto Canonico.
 

Le persone vengono designate dal Parroco e devono avere una discreta competenza tecnico-amministrativa e a questa unire disponibilità, integrità morale e prestare il loro servizio gratuitamente.
I membri nominati durano in carica cinque anni.