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La chiesa di Monastiero

La chiesa di Monastiero affonda le radici in epoca sicuramente anteriore all’anno 1000.

L’oratorio allora titolato a San Giorgio e che allora era detto di Campretto rientrava nella giurisdizione della vasta e popolosa pieve di San Martino di Lupari alla quale era soggetto per quanto riguardava l'amministrazione dei sacramenti e il prelievo del quartese da parte dei pievani.

Vennero erette due cappelle quella di S. Nicolò e di S. Giorgio di Campretto. L'oratorio di S. Nicolò sorgeva probabilmente, per rispondere alle esigenze religiose del castello di Campretto, in prossimità del quale si presume che fosse stato costruito e quindi doveva servire per garantire la messa ai coloni e ai servi che facevano parte della curia feudale dipendente dalla roccaforte.

La chiesetta intitolata a S. Giorgio, invece, doveva fungere da cappella pievanale luparense attorno alla quale si raccoglievano tutti gli abitanti di Campretto e del futuro Monastiero, dove oggi funge da chiesa succursale della frazione.

Il 21 gennaio dell'anno 1155 infatti il pontefice Adriano IV cedeva in possesso all'abate Rainerio di S. Benedetto Po, presso Mantova, la "Ecclesiam sancti Georgii de Camporetto" (= Campretto). Da quell'anno infatti l'ex oratorio veniva trasformato in priorato benedettino cluniacense. Negli anni immediatamente successivi al 1155 gli abati di Polirone inviarono dei priori a S. Giorgio di Campretto perchè si formasse un vero e proprio cenobio. Per questo motivo sull'attuale lato sinistro della chiesa di Monastiero (ex chiesa di S. Giorgio di Campretto) venne edificata una piccola costruzione che doveva servire per il domicilio dell'unico monaco che vi risiedeva. Nei secoli successivi, a partire dal Cinquecento, l'umile dimora annessa alla chiesa divenne l'abitazione del campanaro di Monastiero. Originariamente la chiesetta era stata edificata con l'abside rivolta verso est. Nel 1828 però si decise un restauro generale dell'oratorio prevedendo il capovolgimento dell'abside, che da est passò ad ovest, e un ingrandimento generale della struttura per renderla più capiente e adatta alle esigenze della popolazione accresciuta di Monastiero.

La struttura architettonica della chiesa di San Biagio che vediamo oggi ha quindi 185 anni! 

(a cura del dott. Claudio Miotto)