Il Campanile di S. Martino
Quattro secoli di storia (1605-2014) a cura di Paolo Miotto
Il 14 Novembre 2014, ore 20,45, presso la Sala Bernardi della parrocchia, Paolo Miotto presenta il suo ultimo volume storico sulla storia del campanile. Clicca per vedere la locandina.
La storia del campanile e delle campane di San Martino di Lupari inizia prima del Mille.
La torre campanaria originaria si trovava nell’angolo sud-est del presbiterio, incastonata nella chiesa dell’epoca che ha preceduto quella settecentesca in cui ci troviamo. Erano edifici più piccoli e poveri ma sono sempre stati qui, dove stai leggendo, fin dal medioevo.
Nel 1374 il vecchio campanile entra nella storia del Veneto perché è scelto dai veneziani come punto di riferimento toponomastico per stabilire i confini fra la Repubblica di Venezia, il signore padovano Francesco da Carrara e i comuni di Padova, Treviso, Bassano, Chioggia e Cavarzere.
Nel secolo successivo la torre torna alla ribalta perché non è adeguatamente mantenuta e restaurata, tanto che a fine ‘400 appare compromessa. La situazione non cambia neppure nel ‘500 quando la vecchia torre campanaria comincia a perdere pezzi per l’antichità.
Nel 1585 è nominato arciprete Giovanni Battista Da Ponte che, nel volgere di un decennio, decide di far costruire l’attuale campanile. Si sceglie di innalzarlo non più nella precedente posizione addossata alla chiesa, bensì dove si trova oggi.
In questo modo si evitano pericoli di cedimenti sopra il tetto della chiesa e il cimitero sottostante e si impedisce ai cacciatori di piccioni di salire sul tetto dal campanile com’era avvenuto nel passato.
L’opera fu compiuta nel 1605 con i denari messi a disposizione di tutto il paese e in quell’anno, con un motto d’orgoglio, fu definito nuovo, et alto campanile, che ha d'interno cento scalini di pietra viva, il più bello forse di qualunque Villa Italiana.
Nel 1734 l’arciprete Girolamo Marangoni commissionava all’ingegnere Bartolomeo Ferracina (1692-1777) di Solagna il prezioso orologio a due macchine, aumentate a tre nel 1795, ancora presente nel campanile e firmato e datato dal suo esecutore. Da allora è un susseguirsi di interventi e restauri, il penultimo dei quali risale all’Anno Santo 1900. Nel 2014 la parrocchia ha approvato ed effettuato l’ultimo e il più importante dei restauri della torre che ha coinvolto l’angelo del pinnacolo, le sei campane e tutta la parte muraria del campanile.
Il 14 Novembre 2014, ore 20,45, presso la Sala Bernardi della parrocchia, Paolo Miotto presenta il suo ultimo volume storico sulla storia del campanile.