lettera su celebrazioni in chiese succursali
lettera su celebrazioni in chiese succursali
Collaborazione Pastorale
Abbazia Pisani – Borghetto - Galliera Veneta - Mottinello Nuovo -
S.Martino di Lupari - Tombolo
Diocesi di Treviso
Nel territorio delle nostre Parrocchie sono numerose le chiese succursali, non parrocchiali, a cui gli abitanti del luogo per tradizione personale o locale o familiare sono affettivamente legati magari perché in esse, personalmente o i propri familiari, con generosità hanno profuso energie economiche e fisiche alla loro edificazione o mantenimento.
In seguito a questo legame si tende a chiedere di celebrare in tali chiese succursali gli eventi più importanti della propria vita familiare soprattutto anniversari di matrimonio, incontri speciali tra parenti, amici di lunga data, associazioni…
Tali occasioni, dati gli impegni feriali, coincidono nella maggior parte dei casi con le feste o le domeniche.
Data l’impossibilità dei parroci di presenziare dette celebrazioni non è raro il ricorso a preti anziani ritirati dalla ordinaria vita pastorale, a religiosi o parenti e amici consacrati.
Si fa presente che tale abitudine, se pur lodevole nelle intenzioni di celebrare nel Signore gli eventi importanti della propria storia, va inserita nelle indicazioni liturgiche della Chiesa universale e Diocesana che vede nella domenica il tempo in cui di più deve manifestarsi anche visibilmente la Chiesa locale che Cristo raduna per alimentarla della sua Parola e del suo Corpo.
In tale raduno eucaristico, nella casa di tutti che è la chiesa parrocchiale, i fedeli fraternamente si scambiano come un dono anche la sorpresa e la testimonianza dei passaggi di Dio nella loro storia affinchè diventino “memoria” per la speranza di altri che a volte si trovano nel tempo della ricerca o della prova o del dubbio di fede.
A partire da questi riferimenti di fede e per la fede e la fraternità, (la Chiesa li ha individuati fin dal Concilio Vaticano II), non sono giustificate richieste per Eucaristie “particolari” o private nei giorni di festa, in chiese che non siano quelle parrocchiali a cura di sacerdoti che non siamo i pastori (i padri spirituali) della comunità stessa in orari diversi da quelli delle Messe di orario.
Tale indicazione ha trovato la sua manifestazione normativa anche nel Direttorio Liturgico pastorale della Diocesi di Treviso ai nn. 141-142 e 144.
Dopo un periodo di paziente attesa e maturazione, pare siano giunti i tempi di una loro precisa applicazione anche nella nostra Collaborazione Pastorale.
E quindi a partire dal primo gennaio 2014 le richieste sopra-descritte sono tutte rinviate alle Messe domenicali nella propria parrocchia di appartenenza negli orari già in uso.
Si invitano perciò gli interessati a rivolgersi al proprio parroco per concordare tempi e modalità.
Sicuri che tutti comprenderanno e accoglieranno tale indicazione come invito alla maturazione della fede e della fraternità che sposta sempre più in avanti i paletti della tenda dell’accoglienza e dello scambio con i fratelli e le sorelle nella fede di Gesù Cristo volentieri benediciamo e salutiamo.
I Parroci e i sacerdoti della Collaborazione Pastorale