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Cari genitori,

vi contatto anzitutto per farvi sentire la vicinanza mia, ma anche di tutto il team di lavoro della Scuola dell’Infanzia Pio Antonelli, a partire da Denise, maestre e collaboratori tutti.  Sappiamo che stiamo tuttivivendo un periodo difficile, sia per la mancanza di interazioni sociali che per i disagi che inevitabilmente possono derivare anche dalla mancanza temporanea di lavoro, dalla necessità di accudire i figli tutto il giorno, senza poter fare conto del servizio educativo che viene fornito dalle scuole di vario grado. A questo si aggiunge, in molti casi, l’incertezza per il futuro e per il dopo emergenza. Confidiamo di poter uscire presto da tutto ciò e ritornare alla vita normale, consapevoli però che ci vorrà ancora del tempo 

La Scuola chiaramente è sensibile a queste difficoltà; i disagi delle famiglie che fanno parte della nostra comunità non ci possono lasciare indifferenti

La nostra scelta sin dall’inizio, con la email che è stata inoltrata ad inizio Marzo a tutti i genitori, è stata quella di condividere con chiarezza la situazione, anche relativamente alla retta della scuola che della mensa, dando solo informazioni certe. Ci sembra ancora la scelta giusta, in giorni nei quali siamo molto “bombardati” di informazioni e c’è fin troppo dinamismo nei social network. 

In quest’ottica abbiamo il piacere di dirvi che abbiamo ora nuovi elementi, legati anche alle recenti iniziative di sostegno prese dal Governo, che ci consentono di venire incontro concretamente a tutte le famiglie. 

Vi comunichiamo che per il mese di aprile la retta della scuola è annullata.

Per quanto riguarda la retta mensa per il mese di aprile, stiamo attendendo aggiornamenti dal Comitato dei Genitori; presumiamo che ci saranno delle novità a breve e sarà nostra cura contattarvi quanto prima .

A fine emergenza, con la contabilità definitiva, relativa ai minori costi sostenuti grazie agli ammortizzatori sociali, sarà verificata la possibilità di stornare anche una quota della retta di Marzo.  Chiediamo però a tutte le famiglie, con senso di responsabilità, di onorare gli impegni e le rette, sia della scuola che della mensa, per il mese di Marzo. Chi fosse in difficoltà può provvedere al pagamento entro il mese prossimo o comunque parlarne con Denise. Per i mesi successivi vedremo l’evoluzione della situazione e vi terremo aggiornati.  

All’inizio di Marzo vi avevamo chiesto di avere un po' di pazienza e fiducia, ora ringraziamo in particolare quelle famiglie che in queste settimane hanno mantenuto uno spirito costruttivo e collaborativo. Abbiate tutti   fiducia che la scuola è con le famiglie, che fa e farà tutto il possibile per superare questa situazione cercando di conciliare le esigenze di tutti  

Desidero in particolare salutare voi bambini e bambine; ci rivedremo presto, anche se dobbiamo ancora pazientare un po’.  Vi saluto a nome della coordinatrice Denise, delle insegnanti, delle suore, di Andrea Campagnolo che coordina il Comitato di Gestione e di tutti i genitori, membri del Comitato  e rappresentanti dei genitori. Vi lascio con un grande abbraccio. Non abbiate paura; ce la faremo. Ci rivedremo presto e rimaniamo in collegamento per aiutarci ulteriormente. Tanti auguri, buona continuazione di vita nelle vostre famiglie.

Ciao a tutti.

Don Livio


Ascolto della Parola

Posted by admin on marzo 25, 2020

E' possibile scaricare l'Ascolto della Parola di mercoledì 25 marzo 2020 cliccando qui.

E' disponibile inoltre il video della diretta.


Omelia Don Livio

Posted by admin on marzo 22, 2020

Introduzione 

La quarta domenica di Quaresima è la domenica della gioia. Siamo a metà del cammino verso la Pasqua e la Chiesa ci propone oggi una sosta di gioia. Non è facile esprimere e vivere questo sentimento nel momento attuale della vita personale e comunitaria, a livello locale, nazionale, europeo e mondiale. Desideriamo, in questa Eucaristia, accogliere la Parola di Dio che porta gioia perché siamo incontrati da Gesù che si fa vicino alle nostre paure, incertezze, cecità per abitarle, trasformarle e anche guarirle. Gesù è la Luce che porta luminosità là dove ci schiaccia l’oscurità di situazioni complesse della vita, là dove ci troviamo non vedenti, cioè incapaci di vedere una prospettiva positiva di vita proprio come in questo tempo.

Omelia

Il Vangelo ci presenta una duplice cecità: quella fisica di una persona cieca fin dalla nascita e quella spirituale dei farisei che non accolgono Gesù, che è la luce del mondo. Nella guarigione dell’uomo cieco noi incontriamo la misericordia di Dio, l’amore e la compassione di Gesù per ogni sofferenza. Nel percorso che compie l’uomo incontrato da Gesù c’è la guarigione fisica e spirituale. La persona si lava nella piscina di Siloe, che significa “Inviato”, ma più profondamente viene trasformata proprio da Gesù, che è l’inviato dal Padre per salvare tutti nella sua pasqua. È l’esperienza straordinaria di tutti i cristiani: nel battesimo sono lavati in Gesù, nella sua passione, morte e risurrezione e recuperano la vista perduta a causa del peccato.

La cecità di questo uomo non dipendeva dal peccato suo o dei suoi genitori. Con Gesù questa credenza diffusa è superata, perché questo modo tradizionale di considerare l’infermità non è corretto. Un’infermità, una catastrofe, un contagio mondiale (pandemia), un evento di grande prova e sofferenza non sono necessariamente legati a un peccato precedente del singolo, del gruppo o della collettività più ampia. Queste esperienze dolorose, al tempo di Gesù, come nel nostro tempo, costituiscono un’occasione per Dio di manifestare la sua bontà. È importante, è determinante per i veri cristiani non rimanere nella cecità dei farisei, ma lasciarsi illuminare per vedere la realtà nel modo corretto e comprendere ciò che Gesù domanda a chi è stato guarito, a chi è ormai nella luce, e non più nelle tenebre, come ricorda S. Paolo nella seconda lettura. Il Signore vede il cuore delle persone, come abbiamo sentito anche nella prima lettura, a proposito della scelta di Davide come futuro re. Il cuore buono fa scaturire bene e non male.

Desidero fermare l’attenzione soprattutto sulla realtà contemporanea, molto dolorosa, che non va considerata come un castigo di Dio per i peccati dell’umanità, ma come un’occasione in cui Dio manifesta la sua bontà servendosi delle donne e degli uomini di oggi, persone dal cuore buono e figli della luce che sono ancora capaci di produrre frutti di giustizia, di verità, di solidarietà.

Proviamo a pensare alle migliaia di persone che stanno dando tutto se stesse nell’attività sanitaria (medici, infermieri, farmacisti e altri operatori sanitari, con la nuova generosità di circa ottomila volontari) a favore di chi porta il grande peso del “corona virus”; a chi si sta impegnando nel governo del nostro paese (governanti, forze dell’ordine, protezione civile , volontari e altri lavoratori) per rendere meno drammatica la situazione dei cittadini, privilegiando i più fragili e poveri; a chi si assume con serietà e senso civico, non per paura ma per coraggio, la responsabilità dei propri atteggiamenti per evitare ogni contagio che può compromettere la propria salute e quella del fratello; a chi mette in atto positive strategie per rendere meno pesante e insopportabile nelle case e negli ambienti sanitari la solitudine degli anziani e degli ammalati; ai sacerdoti, ai consacrati e ai laici disponibili ad accompagnare spiritualmente le persone con le presenze e i mezzi possibili, specialmente con la costante preghiera, con i messaggi di speranza che sgorgano dalla Parola del Signore e dalla preziosa testimonianza di fede e di carità; a chi sta offrendo la propria sofferenza per il bene di tutta l’umanità.


Ci consolano le parole del Vangelo odierno, per bocca del cieco guarito: “Sappiamo … che se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta”. Può costare fatica e provocare disagio, tristezza per una famiglia, una comunità cristiana e civile dover rinviare eventi familiari, celebrazioni sacramentali, attività e iniziative formative, culturali, politiche, economiche, sportive. Di fronte a questi sentimenti non possiamo rimanere ciechi o dimenticare troppo in fretta chi sta rinviando tutto a causa della malattia e chi non ha più nulla da rinviare a causa della morte.


Continuiamo il cammino di conversione, riconoscendoci, pur con le nostre cecità, desiderosi e bisognosi della guarigione di Gesù che, anche oggi, abbiamo visto e sentito parlare con noi, e al quale diciamo “Credo, Signore”. Solo il desiderio di una luce fisica e spirituale ci permette di procedere con fede verso la Pasqua e ci dà la forza e il coraggio di non chiuderci nella paura del tempo della prova, ma di continuare a collaborare attivamente perché questo sia anche il tempo della speranza.


Ascolto della Parola

Posted by admin on marzo 21, 2020

Ecco il documento con quanto trattato durante l'ascolto della parola di mercoledì 18 Marzo (tenuto poi in diretta streaming ieri 20 Marzo. Trovate il video qui).

 


Videomessaggio dei Sacerdoti della Parrocchia

Posted by admin on marzo 14, 2020


Domenica 15 Marzo

Posted by admin on marzo 14, 2020

Anche per questa domenica è possibile scaricare un sussidio utile alla preghiera cliccando qui Sussidio-preghiera-in-famiglia-Terza-domenica-di-Quaresima-2020.pdf

Da venerdì 13 marzo si segnala inoltre che nel sito della Diocesi di Treviso un invito alla preghiera quotidiana: https://www.diocesitv.it/vegliate-e-pregate/

 


Domenica 8° Marzo

Posted by admin on marzo 7, 2020

Questa seconda domenica di Quaresima sarà nuovamente priva della celebrazione delle S.Messe, così come già avvenuto per le celebrazioni di domenica scorsa in sintonia con le indicazioni del nostro Vescovo Michele.

È possibile scaricare un sussidio utile alla preghiera cliccando sui link sottostante:


Coronavirus: comunicazione dei Vescovi del Veneto

Posted by admin on marzo 3, 2020

Nel pomeriggio di oggi – lunedì 2 marzo 2020 – i Vescovi della Provincia ecclesiastica veneta si sono incontrati, in riunione straordinaria, presso la sede della Conferenza Episcopale Triveneto a Zelarino (Venezia) per fare il punto della situazione e condividere alcune linee comuni alla luce del nuovo decreto, uscito ieri sera dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sull’emergenza coronavirus che tocca così profondamente le comunità ecclesiali e l’intero contesto sociale, economico e culturale della Regione Veneto. Erano presenti, con i Vescovi, anche alcuni vicari generali ed episcopali delle Diocesi interessate.


Per i Vescovi veneti la triste e dolorosa decisione – assunta a seguito delle disposizioni emanate dal Governo e finalizzate a fronteggiare le presenti criticità – di sospendere nelle chiese la celebrazione dell’Eucaristia “in forma pubblica” rappresenta un gesto mosso da una carità pastorale verso i fedeli e da un atto di saggezza e responsabilità ecclesiale e civile nell’esercizio del governo delle Chiese locali; si tratta qui di condividere un comune senso di cittadinanza che porta i credenti, con la loro fede, ad essere pienamente partecipi della realtà in cui vivono, nel rispetto anche di quanto indicato dalla ragione e dalla scienza. Ci si richiama così al principio espresso dall’articolo 1 del Concordato vigente che impegna Chiesa e Stato, pur nella distinzione ed indipendenza dei rispettivi ambiti, alla reciproca collaborazione per la promozione dell’uomo e il bene del Paese.


Dopo un approfondito dialogo, a seguito di quanto stabilito con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 1° marzo 2020 (di seguito “Decreto”), fino alle ore 24.00 di domenica 8 marzo 2020, i Vescovi – in comunione con le Conferenze Episcopali di Lombardia ed Emilia Romagna – dispongono quanto segue per i territori veneti delle rispettive Diocesi:

1. Per evitare assembramenti di persone l’accesso a tutti i nostri spazi aperti al pubblico (chiese, oratori, patronati, musei ecc.) sarà possibile a condizione che a tutte le persone presenti, secondo il disposto dell’art. 2.1 lett. d, f, h, i, del Decreto venga garantita la possibilità di “rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”;


2. La sospensione della celebrazione aperta al pubblico delle S. Messe, feriali e festive, dei sacramenti (inclusi battesimi, prime comunioni e cresime), di sacramentali, liturgie e pie devozioni, quali la Via Crucis, indipendentemente che avvengano in luoghi chiusi o aperti, in ottemperanza a quanto stabilito dall’art. 2.1 lett. c del Decreto;


3. nell’impossibilità di adempiere al precetto festivo, ai sensi del can. 1248 § 2, i fedeli dedichino un tempo conveniente all’ascolto della Parola di Dio, alla preghiera e alla carità; possono essere d’aiuto anche le celebrazioni trasmesse tramite radio, televisione e “in streaming”, nonché i sussidi offerti dalle Diocesi;


4. sono sospese le S.Messe esequiali; è consentita la benedizione della salma, in occasione della sepoltura, alla presenza dei soli familiari e alle condizioni di cui al n. 1; le S. Messe esequiali potranno essere celebrate solo al superamento di questa fase critica;


5. la celebrazione di battesimi e matrimoni è consentita alla sola presenza di padrini/testimoni e dei familiari, alle condizioni di cui al n. 1; 6. la celebrazione del sacramento della penitenza è possibile nella forma individuale (rito A) rispettando le attenzioni richieste.


7. La sospensione degli incontri del catechismo e delle altre attività formative di patronati e oratori (come per le scuole) nonché di relative uscite e ritiri; sarà possibile l’accesso agli spazi, per esempio per il gioco, a condizione che venga limitato l’accesso come stabilito al n. 1.


8. La sospensione di feste, sagre parrocchiali, concerti, serate culturali, rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche ecc. Per quanto riguarda le attività sportive e i bar ci si attenga a quanto stabilito dal Decreto.


9. La sospensione delle lezioni delle realtà accademiche ecclesiastiche (come per le università).


10.Il rinvio degli appuntamenti legati alle Visite pastorali.


11.L’accesso ai luoghi di culto venga concesso ai singoli fedeli che vogliano recarvisi per la preghiera individuale, alle condizioni stabilite al n. 1; si tolga l’acqua benedetta dalle acquasantiere.


12.Si sospenda la visita per la benedizione annuale delle famiglie; rimane invece possibile visitare i malati gravi per offrire loro conforto spirituale e, se del caso, l’unzione degli infermi e il viatico.


13.Le attività caritative continueranno con le seguenti precisazioni:

  • I centri d’ascolto e gli altri servizi di Caritas diocesane e parrocchiali e realtà affini: secondo le condizioni stabilite al n. 1;
  • Le mense dei poveri: alle condizioni di cui al n. 1, altrimenti distribuendo cestini con i pasti che non potranno però essere consumati all’interno delle strutture;
  • Nei dormitori: alle condizioni di cui al n. 1, altrimenti attraverso un presidio sanitario garantito dalla competente autorità pubblica.

 

I Vescovi del Veneto confidano che anche questo tempo diventi occasione propizia per accrescere in tutti l’impegno pastorale e civico, il senso di carità e solidarietà tra le persone e le comunità. Esprimono riconoscenza a tutti coloro che sono più direttamente coinvolti nell’aiutarci ad affrontare l’attuale emergenza.

I Vescovi delle Chiese del Veneto
+ Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia
+ Giuseppe Zenti, Vescovo di Verona
+ Corrado Pizziolo, Vescovo di Vittorio Veneto
+ Beniamino Pizziol, Vescovo di Vicenza
+ Adriano Tessarollo, Vescovo di Chioggia
+ Giuseppe Pellegrini, Vescovo di Concordia-Pordenone
+ Claudio Cipolla, Vescovo di Padova
+ Pierantonio Pavanello, Vescovo di Adria-Rovigo
+ Renato Marangoni, Vescovo di Belluno-Feltre
+ Michele Tomasi, Vescovo di Treviso

 


Comunicato Stampa

Posted by admin on marzo 1, 2020

“Al momento pare che non potremo tornare a celebrare l’Eucaristia comunitaria nelle nostre chiese anche durante la prossima settimana. Accogliamo con dispiacere le prime notizie, in attesa del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con i dettagli dei provvedimenti”: è il commento del vescovo di Treviso, Michele Tomasi, nel  pomeriggio di oggi, sabato 29 febbraio.

Si protraggono, quindi, le indicazioni stabilite dal Vescovo per le celebrazioni nelle nostre chiese e per le attività pastorali delle parrocchie. In tal modo la diocesi di Treviso, insieme alle altre diocesi del Veneto, aveva deciso la settimana scorsa di accogliere responsabilmente, con senso civico, l’ordinanza ministeriale di domenica 23 febbraio, al fine di contribuire a contenere la diffusione del virus.

“Ci fidiamo di quanti stanno operando per il bene pubblico e la salute di tutti, in particolare delle persone più fragili e a rischio” sottolinea il vescovo di Treviso, che nei giorni scorsi, nel suo Messaggio per l’inizio della Quaresima, aveva invitato a vivere con serenità e fiducia questo momento, pur nella mancanza di queste “dimensioni fondamentali della nostra vita di discepoli di Cristo”. 

“Come Vescovi del Triveneto, proprio nei giorni scorsi, abbiamo scelto di rinviare i nostri Esercizi Spirituali previsti dal 2 al 6 marzo, nel nostro centro di spiritualità di Crespano del Grappa. Una vicinanza alle nostre comunità” sottolinea mons. Tomasi.

“Questa forzata rinuncia ci faccia scoprire quanto sia importante l’incontro dell’assemblea dei cristiani e ci spinga in futuro a ritrovarci con gioia e gratitudine, magari – speriamo - in occasione della seconda domenica di Quaresima, il prossimo 8 marzo. I sacerdoti che celebreranno senza l’assemblea lo faranno per tutti e tutti potranno partecipare con la preghiera e nello spirito alla celebrazione del sacrificio di Cristo: il Signore risorto è vivo ed è presente tra noi – aggiunge il vescovo Michele  -. Prendiamoci del tempo per l’ascolto della Parola di Dio e per la preghiera, cerchiamo con fiducia la relazione con il Signore, affidiamo perseveranti a lui le necessità nostre e del mondo intero. Facciamo in modo che la nostra vita diventi un culto gradito a Dio: possiamo santificare la domenica, giorno del Signore, con gesti di carità a favore dei poveri, segno della presenza del Risorto tra di noi. Questi gesti possono aiutare ad assolvere il precetto festivo, da cui i fedeli sono esonerati, data la situazione”.

“Vi accompagno tutti con la mia preghiera – conclude -, e con voi mi affido al Signore nostro Dio, amante della vita. La comunione tra noi che il Signore ci dona sia forte e ci sostenga”.

Treviso, 29 febbraio 2020

Ufficio stampa diocesi di Treviso


Domenica 1° Marzo

Posted by admin on febbraio 29, 2020

Questa prima domenica di Quaresima sarà priva della celebrazione delle S.Messe, così come già avvenuto per le celebrazioni del mercoledì delle Ceneri e in sintonia con le indicazioni del nostro Vescovo Michele.

In Chiesa e nel sito parrocchiale trovate il materiale predisposto dall’ufficio liturgico diocesano per la preghiera in famiglia di domenica.

I Sacerdoti assieme alle Suore, Domenica 01/03, celebreranno la S. Messa “a porte chiuse” alle ore 9.00.

Chi vuole unirsi con la preghiera, ha un orario di riferimento... sarà utile per sentirci in comunione nonostante la lontananza fisica.

Il Vescovo Don Michele ha scritto un messaggio disponibile sul sito della diocesi.

Su questa assenza di celebrazioni, si riporta infine questa riflessione:

"Ci rendiamo conto del disorientamento che questo tempo può produrre in ognuno di noi in modo diverso... custodiamo nella nostra quotidianità la comunione nelle famiglie, con noi sacerdoti e suore e con la nostra Chiesa diocesana, con la certezza che “dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (Mt 18, 20.)"

È possibile scaricare alcuni sussidi utili alla preghiera cliccando sui link sottostanti: